Weekend di Pasqua nella Marche

Dopo qualche tentennamento dovuto al tempo incerto, decidiamo di passare i 3 giorni di festa nelle marche. Per prima cosa decidiamo di dormire a metà strada tra Macerata e Fiastra, a Urbisaglia, in un B&B davvero carino in mezzo alle colline marchigiane: (Link AirBnB)

Sabato 31 marzo

Revere (MN) – Rimini – Recanati – Urbisaglia

Dopo aver posticipato la sveglia un paio di volte, alle 9 si parte sotto la pioggia in cerca di un bar per la colazione. Come prima tappa ci fermiamo a Rimini per vedere il mare dopo un così lungo inverno e capitiamo in mezzo ad un torneo di UltimateFrisbee. Mentre ci stavamo chiedendo quanto fisico e quanto fiato servissero per uno sport del genere, ecco che inizia a grandinare; finalmente mi sento in vacanza perchè la cosa mi diverte un sacco. Per pranzo una piadina e poi si riparte.
Verso le 15 arriviamo a Recanati, che mi sorprende e va oltre le mie aspettative. Visitiamo la Casa di Silvia, le piazze, e il piccolo percorso dove vi è la celebre frase di Leopardi.

 


Curiosità: il vero nome di Silvia è Teresa, ma a Leopardi non piaceva perchè gli ricordava la nonna non proprio simpatica. Le finestre della casa di Silvia sono alla stessa altezza e di fronte alle finestre della biblioteca dove studiava Giacomo, per cui i due molto probabilmente si guardavano e si parlavano da lì. Silvia era la figlia del cocchiere della famiglia Leopardi e morì giovanissima (pare a 22 anni). Leopardi fu costretto dal padre a non lasciare Recanati, fino a quando, a 24 anni, scappò e girò l’Italia guadagnandosi da vivere dando ripetizioni. Anche lui morì molto giovane (39anni) sempre per malattia. La guida ha cercato di farci vedere il poeta da un punto di vista differente, e in effetti così è stato; ma che se ne dicano, per me resta comunque un poeta pessimista 😀
Lungo una passeggiata, troviamo una sorta di cassetta delle lettere con dentro dei libri che chiunque può leggere, prendere o scambiare. Davvero una bellissima idea!

Verso le 19 arriviamo ad Urbisaglia, precisamente nella “Contrada dei Colli Vasari” al nostro B&B disperso nelle colline.

Per cena ci facciamo consigliare dall’host che ci manda nel ristorante “Le Logge” in centro ad Urbisalgia. Niente male, ma per i nostri gusti un po’ troppo ricercato.

Domenica di Pasqua 1 Aprile

Urbisaglia – Macerata – Loreto – Urbisaglia

Ci alziamo con calma e ci rinfocilliamo con un’ abbondante colazione (di cui un frullato di frutta fresca strepitoso) al B&B. Prima tappa: Abbadia di Fiastra.

Poi visitiamo il piccolo paese di Urbisaglia

Intorno alle 11.30 arriviamo a Macerata.
Dopo suggerimenti della ragazza dell’ infopoint allo Sferisterio, decidiamo di iniziare con la visita al Palazzo Buonaccorsi. La mostra è divisa su tre piani, Museo della Carozza (non perdetevelo perchè è fatto davvero bene! Alla fine c’è la possibilità di fare un giro su una carrozza interattiva, magnifico!), Museo di Arte Antica e Museo di Arte Moderna.
Tutte le mostre ed il Palazzo sono curati nei dettagli e tenuti in maniera impeccabile.

Essendo orario di pranzo e per di più la domenica di Pasqua, la città è deserta. Così ci fermiamo a mangiare in uno dei pochi bar aperti (Ristobar di Gusto). Ordiniamo due primi davvero ottimi e abbondanti e beviamo due birre notevoli, spendendo una trentina di euro in due.
Alle 15 circa visitiamo lo Sferisterio, un teatro all’aperto nel centro storico di Macerata. Un’arena semicircolare originariamente costruita per partite al gioco del Pallone col bracciale, adesso è utilizzata per concerti, teatro d’opera e festival culturali.

Ripartiamo alla volta di Loreto, dove facciamo un giro per il centro e finalmente mangiamo il primo gelato dell’ anno.

Dopo esserci rinfrescati, optiamo per cenare nel secondo posto consigliato dall’host, decisamente più in linea con noi: la “Centrale del Gusto” dove servono carne buonissima, fritture varie e un buon vino a prezzi davvero accessibili e portate abbondanti. Il tutto è un mezzo self-service; ordini quello che vuoi, ti siedi e poi loro ti chiamano quando è il tuo turno. Abbiamo mangiato una tagliata, una grigliata, verdure pastellate, mezzo litro di vino e acqua e non abbiamo superato i 50 euro in due.

Lunedì 2 Aprile

Urbisaglia – Fiastra – Revere (MN)

Dopo la colazione, si parte verso il Lago di Fiastra, dove prenderemo il Sentiero delle Lame Rosse, descritte come la Cappadocia italiana. Arrivati alla diga, la si percorre e poi si prosegue sulla stradina sterrata che porta fino al canyon. La camminata è lunga ma assolutamente alla portata di tutti. Una volta arrivati sotto alle cime rossastre meravigliose ci siamo fermati per ammirarle e scattare qualche foto. Purtroppo non siamo rimasti per molto tempo perchè il posto era troppo affollato. “Le Lame Rosse sono una stratificazione di roccia nel complesso dei Monti Sibillini, precisamente degli strati di roccia privi della loro parte superficiale. Per questo motivo il substrato di ferro è in vista. Gli agenti climatici infatti, attraverso una lenta erosione lunga milioni di anni, hanno causato la perdita della parte calcarea della montagna che si è frantumata e depositata sul terreno andando a creare un lungo ghiaione” – Wiki. Questo per sottolineare che occorre sempre rispettare l’ ambiente. Ciò che abbiamo visto noi è stato piuttosto squallido: gente che per accaparrasi una foto o un selfie, si “arrampicava” o si attacava alle rocce, provocando sgretolamenti delle stesse e portando danni alla natura. Non riesco a capire come si possa arrivare a tanto. Considerando che anche a me piace fotografare, non mi capacito di quanto la gente sia così tanto irrispettosa. Chiudo questa parentesi ribadendo che se vi trovate nei dintorni non potete perdervele.

 

Nel primo pomeriggio ripartiamo verso casa e come ultima tappa ci fermiamo a Perugia per un giro veloce ed un boccone. Non posso evitare di scrivere che prendiamo due pezzi di focaccia in un banchetto genovese dove ci “rubano” 18.50 euro per finire in bellezza 🙂

Le Marche (ad eccezione per Urbino) era un territorio che ancora non avevamo visitato, ed è stata assolutamente una scelta vincente. Le città, i musei e tutti i posti sono ordinati, curati e puliti.
Le campagne e le colline sono spettacolari e ricordano l’ ambiente toscano. Si mangia davvero bene e c’è sempre un senso di pace: combinazione perfetta per un weekend fuori porta!

 

Mappa del percorso nelle Marche

 

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